Gli artisti

Interventi artistici in un giardino come metafora e occasione di fertilità, di crescita organica di idee e visioni percorribili in una prospettiva di evoluzione e libertà. Una riflessione dei luoghi attraverso la capacità di evocare infiniti racconti, la riscoperta del magico e della conoscenza nella natura. Opere che non offrono necessariamente punti di vista definitivi o vie, ritenute dai più, sicure da percorrere, ma si muovono sui confini per raggiungere il centro, tendono a mimetizzarsi, scegliendo elementi, interpretazioni e linguaggi che restituiscono l’essenza attraverso sguardi inediti e poco frontali. Opere strettamente connesse allo spirito del giardino, alla sua vita e alle sue necessità.
 

“ECHOES of the FOREST”: LABINAC ai Giardini Reali di Venezia

Durante la Biennale di Architettura di Venezia 2021, Adele Re Rebaudengo, Presidente di Venice Gardens Foundation, e la curatrice Chiara Bertola hanno invitato gli artisti Maria Thereza Alves e Jimmie Durham ad esporre ai Giardini Reali alcune opere selezionate dal loro collettivo di progettazione LABINAC.
In sintonia con lo spirito della Fondazione, per la quale i giardini vogliono essere anche un luogo di incontro dove ricercatori e artisti possono seminare segni, suoni, parole per coltivare a alimentare nuove visioni, LABINAC è stato incaricato da Venice Gardens Foundation di disegnare e progettare i tavoli da lavoro che trovano collocazione all'interno della Serra dei Giardini Reali.

LABINAC ha quindi presentato e donato trenta tavoli disegnati dai due artisti appositamente per i Giardini Reali che vi rimarranno, come installazione permanente site-specific, anche dopo la fine della Biennale.
Alves e Durham nella realizzazione dei loro lavori hanno interpretato il pino endemico del Mediterraneo: in particolare per gli otto tavoli in marmo verde serpentino hanno voluto rappresentare gli alberi visti dall’alto e dal basso.

La mostra comprendeva anche otto vasi disegnati da Maria Thereza Alves delle serie: CloudstonePerfectly ImperfectAllelic Combinations Forms of Life. Tutti gli oggetti sono pezzi unici, realizzati in diversi laboratori del vetro e attraverso un processo di sperimentazione studiato dall’artista e i maestri vetrai. E' stato inoltre esposto un lampadario in acciaio e frammenti di vetro di Murano di Jimmie Durham che per l'opera si è ispirato agli alberi e all’effetto che la luce ricreava rifrangendosi sulle foglie ed il vetro rotto.

Gli “Echi della foresta” di LABINAC, disseminati per tutta la Serra, aprono alla possibilità di infinite lezioni che la natura può insegnarci e ci ricordano quanto sia necessario impegnarsi in un dialogo inclusivo che incoraggi azioni di relazione e armonia.
Dopo la sua scomparsa la Fondazione ha dedicato un albero a Jimmie Durham per ricordare la sua arte.

L’architettura deve iniziare con un luogo specifico, considerando la natura dell’ambiente circostante, ogni edificio è fatto in un giardino, che lo si riconosca o meno” - Maria Thereza Alves.

"Noi umani abbiamo sempre bisogno di sapere che il resto della natura è vicino”. - Jimmie Durham

LABINAC, table designed by Jimmie Durham for LABINAC, photo Andrea Avezzù, Giardini Reali di Venezia (1).jpg

LABINAC, tavolo progettato da Jimmie Durham per LABINAC,
fotografia di Andrea Avezzù